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Immagine del redattoreCatherine Szentkereszty de Zagon

Chiedi al tuo medico di prescriverti una bella risata.


Si può curare un virus con un'attività contagiosa? O addirittura aumentare le difese per non contrarre un virus? Se l'attività è una sana e contagiosissima risata, la risposta è si!


Noto a tutti o risaputo, è il concetto di qualcosa che tutti sanno ma che non è ufficialmente riconosciuto. Che ridere faccia bene è risaputo... lo sentiamo mentre ridiamo... in realtà, ciò che è meno noto, è che se si fa una ricerca nei testi medici, ci sono più di 2000 studi recenti che confermano la veridicità che la risata sia una vera e propria medicina.


Ma allora... perché non viene prescritta di più? Perché optiamo ancora per una politica di paura che abbassa le nostre difese immunitarie?


Un articolo su Forbes dice: “Intuitivamente sappiamo che la risata è uno dei migliori strumenti che abbiamo per affrontare lo stress, e la scienza lo conferma. La ricerca sulla risata in realtà va ancora oltre, rivelando che [ridere] è un potente farmaco con il potere contagioso di un virus che veicola una sfilza di benefici per la mente e il corpo”. E i benefici della risata vanno ben oltre la riduzione dello stress. (tutti i benefici della risata sono elencati sotto a questo articolo).


Ma allora... perché ridiamo meno delle generazioni precedenti?

Si potrebbe dire che oggi giorno c'è poco da ridere... ma le generazioni precedenti hanno conosciuto guerre mondiali, genocidi, fame, la grande depressione, e sicuramente avevano una vita molto meno agiata della nostra, con meno tecnologia e strumenti che facilitano la vita, tutte quelle cose che diamo per scontato... eppure trovavano più motivi di ridere di noi.


Quindi? Abbiamo perso la connessione con il nostro bambino interiore? o abbiamo dimenticato l'importanza dell'amicizia e delle connessioni umane? Tutti con il naso in giù nei telefonini chiamati "intelligenti" (smart).


Secondo le ricerche del professore in psicologia and neuroscienziato Robert Provine, la maggior parte delle risate non è un fatto di umorismo ma di relazioni fra le persone. certo, l'umorismo aiuta, e una buona barzelletta o vignetta umoristica ci tira su, ma le risate migliori, quelle che "spanciano dal ridere", che ti fanno lacrimare, sono quelle che condividiamo con le persone.



Da piccola, con le mie due cuginette preferite, passavamo le nostre vacanze insieme, le nostre risate sonore erano famose e infinite... Erano risate di totale abbandono, senza inibizioni. I bambini hanno una grande capacità di ridere, capacità che con i vari condizionamenti sociali, spesso perdiamo.




Fortunatamente, mi capita ancora di avere risate sonore e libere con le mie due cugine, mio marito, le mie sorelle e qualche amicizia scelta. La mia amica Meridith ed io, più di una volta abbiamo fatto tremare i vetri con le nostre risate, quelle che partono dal cuore ti piegano in due e a volte ti fanno anche cadere a terra! Ne segue una leggerezza, una pace interiore, una serenità un benessere che poche cose nella vita ti regalano.


Da adulti, le persone con cui possiamo abbassare le nostre difese, avere un tale abbandono da poter essere completamente noi stessi senza paura di apparire ridicoli, superficiali o totalmente fuori di testa, sono quelle con cui abbiamo un'affinità, quelli con cui abbiamo una vera connessione umana, anche se ci siamo appena conosciuti.


Sono poche le cose che ci fanno sentire meglio di una sana risata, e ridere è estremamente contagioso. Così contagioso che mentre facevo le ricerche per scrivere quest'articolo ho ascoltato registrazioni di risate e mi sono accorta di ridere e sorridere insieme all'audio, video o anche scegliendo le foto. Ridere e sorridere, produce ormoni specifici che migliorano la salute e innescano un profondo cambiamento metabolico e psicologico.




Possiamo migliorare il nostro umore, coltivare la gioia e diventare più abili e predisposti alla risata spontanea?


Secondo le ricerche e la mia esperienza personale, assolutamente si. Si può nutrire e coltivare la capacità di essere gioiosi, di ridere, di vivere con più leggerezza anche nei momenti più difficili.


Uso spesso l'umorismo con i miei clienti per provocare una risata e noto subito una trasformazione nel loro viso, nella loro postura, nella loro percezione del dolore e sono spesso più propensi a seguire un programma con costanza. Quando scoprono la capacità di ridere di una situazione o problema che stanno vivendo, il vero cambiamento inizia.


Ridere della vita, non significa non prendere la vita seriamente o essere superficiali o ancora mancare di empatia, permette semplicemente di esternarci dal problema e metterlo in prospettiva, interrompe l'identificazione con il problema. Quando ci liberiamo dell'amarezza, del risentimento, e dei sentimenti negativi collegati al problema, possiamo vederlo con più chiarezza, senza etichette, senza essere invischiati con le sue emozioni e possiamo affrontarlo con lucidità.


Richard Bandler, uno dei padri della PNL, ha scritto e parlato a lungo sugli effetti dell'umorismo e delle risate, e ha detto: “è importante che le persone ridano delle proprie convinzioni e delle proprie difficoltà, perché proprio nel momento in cui iniziano (a ridere), creano una base chimica sulla quale creare il cambiamento”.


Perché abbiamo perso il contatto con il nostro bambino interiore? Credo che la colpa sia degli adulti! Fin dalla tenera età, i nostri genitori, insegnanti, maestri spirituali o religiosi e tutti gli adulti coinvolti nella nostra "educazione", ci sottopongono (volontariamente o meno) all'umiliazione pubblica, ci programmano con condizionamenti spesso negativi fatti di convenzioni sociali, credenze familiari o tramandate alle quali siamo costretti ad aderire. Questo atteggiamento negativo, crea un bambino affamato di gioia.


La mia pagella, e credo che della mia generazione non sono l'unica, era piena di frasi del tipo: "può fare di più", "non si impegna abbastanza", "se solo...", "e spesso nelle nuvole". A casa non si elogiavano mai i bei voti, ma si enfatizzava sempre il negativo.


Uno studio, infatti, mostra che se un bambino porta a casa 4 A (equivalente americano di un 9 o 10) e 1 C (sufficienza o 6), i genitori concentreranno la loro attenzione sulla C e oltre il 75% della conversazione verrà spesa discutendo solo il 20% della pagella.


E l'altro 80%? che dire delle 4 incredibili A??


Non sto insinuando che non dovremmo porre limiti, o non dire mai di no ai nostri figli o addirittura elogiarli per essere stati gli ultimi a una gara scolastica. Dobbiamo però riconoscere e enfatizzare i successi e le qualità e incoraggiare il miglioramento la dove è necessario. Possiamo concentrarci sulla costruzione piuttosto che sulla demolizione. E dovremmo assolutamente usare le nostre parole consapevolmente.


Il subconscio del bambino traduce e registra il malcontento dell'adulto e inizia a registrare nel suo inconscio credenze del tipo: "non sono abbastanza" e persino "non merito amore".

Quando da adulti ci rendiamo conto che le convinzioni create durante l'infanzia non sono vere, sono così profondamente radicate, sono difficili da portare alla luce e questo non è da ridere. Quando il nostro subconscio crede che non siamo abbastanza, tenderà a compensare con “di più”: più cibo, più alcol, più droghe, più cose.


Concentrandoci sul positivo, possiamo sostituire le convinzioni negative e riaccendere la nostra capacità di gioia di ridere e, di conseguenza, rafforzare la nostra salute e aumentare il nostro benessere. Il pensiero positivo non è un concetto "new age" e non nega la realtà o la gravità di una situazione.


Uno studio del 1925 (che non è mai stato contraddetto da studi successivi) della dott.ssa Elizabeth Hurlock ha rilevato che:

  • Studenti elogiati davanti ad altri hanno migliorato i loro voti del 71%

  • Studenti criticati di fronte ai compagni sono migliorati solo del 19% e

  • Studenti ignorati sono migliorati del 5%.

Anche gli studi sulla produttività aziendale confermano che concentrarsi sui risultati positivi piuttosto che sulle aree che devono ancora essere migliorate crea risultati potenti e aumenta la redditività.


L'uso di rinforzi positivi con le persone intorno a noi a casa e al lavoro crea un ambiente che incoraggia la cooperazione. Tornando agli studi del Dr. Hurlock, un modo sicuro per risvegliare i bambini interiori felici intorno a te, è l'uso del feedback positivo: "Mi piace quando tu...", "Sono molto orgoglioso di te per...", "grazie per…” e “è un ottimo modo per…”.




Ci sono molte tecniche per coltivare la gioia e la risata. Alcune ti risuoneranno subito, altre potresti trovarle ridicole o potrebbero addirittura farti rabbrividire... Una volta che hai individuato una tecnica che fa per te... FALLA SPESSO!


Quando il tuo bambino interiore è ben nutrito, le risate possono tornare a diventare la norma, rafforzando il nostro sistema immunitario e aggiungendo anni alla nostra vita.





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