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Immagine del redattoreCatherine Szentkereszty de Zagon

Perché il workshop esperienziale "i Traumi e il Gioco"?

Una piccola intervista dove Naida ed io rispondiamo ad alcune domande sul lavoro che faremo insieme il 22 Maggio, 2022.

1. Come vi siete conosciute?


Naida: Ho conosciuto Catherine ad uno stage, proprio a l’Aquila, frequentavamo la stessa Scuola di Naturopatia. Mi ricordo che ci siamo sedute a fianco ad un pranzo, abbiamo iniziato a chiacchierare, a scambiarci idee e ricordi e da quel giorno non abbiamo più smesso. Mi è rimasto impresso di quel giorno la semplicità e la spontaneità con cui ci raccontavamo, due vite completamente diverse, io ero molto affascinata dalla sua persona, una donna poliedrica piena di talenti, e dai racconti della sua vita da cittadina del mondo. Sono grata alla vita di avere persone come Catherine con cui confrontarmi.


Catherine: Naida nella sua modestia racconta che frequentavamo la stessa scuola, in realtà è stata la mia docente di Bioenergetica ed era anche conduttrice di molti laboratori durante gli stage esperienziali previsti dal percorso di studi. Di lei, mi hanno subito colpito la sua energia, la sua passione e la sua cultura. Finiti gli studi ho continuato a frequentare i suoi workshop ad Anzio e il nostro rapporto si è trasformato in un’amicizia ed un desiderio di condivisione.


Naida e Catherine giocando a Rocca Calascio

2. Perché avete deciso di fare questo workshop insieme?


Naida: L’idea nasce da un’intuizione mattutina, un richiamo, un lampo, una telefonata ed ecco che eravamo già pronte a mettere giù diverse idee per il workshop. In realtà il tutto nasce da più lontano, sono un paio di anni che io e Catherine ci incontriamo periodicamente per lavorare su noi stesse attraverso gli strumenti che abbiamo e che insegneremo ai partecipanti del workshop.


Catherine: Questi incontri, non erano mai per un semplice pomeriggio o una mattinata…, da subito infatti, ci è venuto spontaneo passare insieme un paio di giorni, o un lungo fine settimana (anche qui in Abruzzo, a Calascio), per come diceva lei, “giocare un pò”. In realtà i nostri giochi innescavano una ricerca interiore, una crescita, una consapevolezza che ha avuto un grande impatto sulla mia vita. Il tutto nell’allegria e leggerezza di un “gioco”.


L’anno scorso, ho invitato Naida a condurre un suo meraviglioso seminario dove attraverso l’uso di fiabe, di mitologia, e di archetipi ci ha parlato dell’amore. Da li il desiderio di andare oltre offrendo insieme una giornata intera.


Amore e Psiche, Settembre 2021

3. Il Workshop, è teorico o pratico?


Catherine: In realtà entrambe. Inizia da una parte teorica per comprendere su cosa andremo poi a lavorare (giocare) nella parte pratica.


Naida: Credo profondamente che le due cose vadano di pari passo, nel senso che fare un esercizio pratico senza che ne sia spiegata la finalità o l’intenzione risulti poco efficace, o comunque efficace momentaneamente ma non a lungo termine. La parte cognitiva della mente risveglia la coscienza che mette in connessione la logica e la razionalità alla parte ideativa e creativa del nostro cervello.


4. Devo aver vissuto in trauma per beneficiare del workshop?


Catherine: La risposta breve è no… ma in realtà Trauma significa attraversato, perforato, trafitto. Ogni insegnamento ricevuto, ogni condizionamento va inteso come trauma nel senso che attraversa il cuore e la mente. Ogni esperienza può essere vissuta in maniera positiva di trasformazione, o negativa creando un blocco. Questi blocchi, si manifestano nel corpo e nella nostra risposta agli stimoli o allo stress.


Naida: Un giorno un mio maestro Brian Weiss, in un seminario in cui ci esortava a lavorare su un nostro trauma, disse ad una donna che lo interrogò “Ma io non ho nessun problema, su cosa lavoro?” lui le rispose “Bene! Il tuo problema sarà allora: il non aver problemi!!!” Mi sento di rispondere così. A volte non è l’evento scatenante il trauma ma la nostra percezione del trauma stesso a creare una ferita interiore e se la ferita è ben difesa dalla nostra razionalità spesso non se ne percepisce neanche la presenza.


5. Cosa imparerò?


Naida: Chi parteciperà imparerà un nuovo modo di approcciarsi agli eventi, ai traumi, alle crisi. Il nostro intento è fornire nuovi strumenti per acquisire la capacità di saper gestire gli eventi della vita che mettono sotto stress l’equilibrio psicofisico.


Catherine: Il primo passo per la guarigione, è la consapevolezza dei nostri meccanismi di difesa, se riusciamo ad individuare chi o cosa ci ha “trafitti” o insegnato un’informazione non più funzionale, possiamo osservare ed osservarci senza giudizio. Cercheremo di condurvi verso questa consapevolezza e con gli strumenti appresi di cui parlava Naida, sarete in grado di lavorare su una vera e propria “riprogrammazione” dell’ inconscio che sia più funzionale, per arrivare ad una relazione amorevole con voi stessi e di conseguenza con il mondo esterno.


6. I giochi? Cosa vuol dire?


Naida: Il gioco è un mezzo per apprendere, anche i cuccioli di animale apprendono attraverso il gioco l’arte predatoria o la difesa, conoscono attraverso il gioco e la curiosità il territorio in cui vivono. Il gioco stimola ambedue gli emisferi cerebrali, unisce la razionalità e la creatività, qui, l’uomo adulto ritrova l’equilibrio.


Catherine: La neuroscienza ci spiega che i traumi inibiscono la nostra capacità creativa ed immaginativa, cioè l’emisfero destro e, mantengono il nostro corpo in costante allerta, o modalità “attacco e fuga”. Questa iper-attivazione del sistema nervoso simpatico, ha gravi effetti sul sistema immunitario e sulla nostra salute psicofisica. Attraverso il gioco, inteso come stimolazione dell’emisfero cerebrale destro, possiamo innescare il processo di guarigione ritrovando l’equilibrio.


7. Ho visto che finito il workshop, farete una meditazione … in cosa consiste?


Naida: La meditazione che proponiamo è una meditazione che si fa proprio al tramonto, una meditazione attiva studiata per l’uomo moderno occidentale, che ha bisogno di scaricare il corpo e le tensioni attraverso il movimento, per rilasciare lo stress accumulato durante la giornata. La offriamo come dono extra, un dono che facciamo per celebrare insieme, … a chi vorrà naturalmente.



Spero che questa piccola intervista abbia risposto ad alcune delle vostre domande. Naida ed io siamo qui se ne avete delle altre.

Potete contattarci qui, o sulle nostre pagine Facebook: Naida - Catherine


DETTAGLI:

22 maggio 2022

Inizio 10:00 fino alle 17

Meditazione finale facoltativa 17:30

Ofena AQ

per info: clicca qui






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